SISTRI: UN ESEMPIO CONCRETO DI MALGOVERNO
In data 28 febbraio 2014 è stato diramato dal Ministero uno schema di Decreto Interministeriale contenente alcune semplificazioni relative all’operatività del SISTRI, si è in attesa ora della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
I tratti salienti di tale schema risultano essere:
– l’esclusione dall’obbligo di iscrizione delle imprese al SISTRI produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con meno di dieci dipendenti;
– la previsione del pagamento del contributo SISTRI per l’anno in corso entro il 30 giugno 2014.
Tutto questo si aggiungerebbe alla sospensione delle sanzioni, al 1° gennaio 2015, già introdotta e dimostra quanto il sistema inventato sia assolutamente inadeguato e dannoso per le imprese, in particolare per quelle medio piccole.
Infatti non è risposta adeguata al problema della tracciabilità dei rifiuti scaturenti dai cicli di lavorazione produttiva ma risulta essere l’ennesimo inasprimento della morsa burocratica statale che grava ed affligge le imprese.
Come sancito da Rete Imprese Italia: il SISTRI è l’emblema della follia burocratica del nostro Paese; un sistema cervellotico, lento, mal funzionante e con procedure astruse e fuori dal contesto reale della vita quotidiana delle imprese.
Tutto questo esempio di burocrazia sclerotizzata è costato alle imprese italiane più di 250 milioni di €, con effetti sino ad ora nulli sulla gestione dei rifiuti in attesa di implementazioni che contribuiranno, se mai possibile, a peggiorare la situazione creata.
La CNA e tutte le altre Associazioni di Categoria richiedono la messa in campo di un sistema di tracciabilità che risponda concretamente all’esigenza di una corretta gestione dei rifiuti, attraverso l’applicazione di modelli che non gravino sulle aziende con ulteriori costi e procedure scellerate.
Ridurre il peso e l’invadenza straripante della burocrazia unitamente alla diminuzione del peso fiscale gravante sulle imprese sono due pezzi della manovra per tentare di far uscire il Paese dalla crisi.
L’annunciato avvio, nonostante tutto, dell’operatività del SISTRI e l’aumento delle aliquote TASI non vanno in questa direzione ma, anzi, al contrario vanno nella direzione di contribuire ad impoverire ulteriormente il sistema delle imprese e dell’intero Paese.
Auspichiamo il superamento della politica degli annunci da parte del Governo e l’assunzione di misure concrete a favore della diminuzione del peso fiscale e della sburocratizzazione del sistema Italia.
Un buon inizio ed un segnale forte a tutta la popolazione e agli imprenditori sarebbe la cancellazione del SISTRI.
CNA Sede Territoriale di Valenza (Al)
12 marzo 2014